Uno smart contract è un contratto auto-eseguibile, dove i termini dell’accordo tra acquirente e venditore sono scritti direttamente nel software.

Gli obiettivi di questi “contratti intelligenti” sono la riduzione della necessità di intermediari di fiducia, degli arbitrati e dei costi di esecuzione, delle perdite per frode, nonché la riduzione delle eccezioni dolose e accidentali.
Il white paper del 2014 riguardante Ethereum descrive il protocollo Bitcoin come una “versione debole” del concetto di smart contract (come definito dall’informatico, avvocato e crittografo Nick Szabo).
Dopo Ethereum, varie criptovalute supportano linguaggi di scripting che consentono smart contract più avanzati tra parti non attendibili.