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Cos’è un Vampire Attack?

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Un Vampire Attack è quando un protocollo DeFi offre tariffe migliori per attirare investitori da un’altra piattaforma concorrente. Il caso più eclatante è stato quello di SushiSwap, che ha “vampirizzato” gli investitori (e, di conseguenza, la loro liquidità) da Uniswap.

Prima di iniziare a parlare di SushiSwap, è importante capire cos’è un Automated Market Maker e perché c’è interesse ad attaccarlo. Essenzialmente, gli AMM sono piattaforme che raccolgono liquidità consentendo ai loro utenti di fare trading. I trader pagano una commissione molto piccola che va a chi ha fornito denaro ai pool. Si crea quindi crea una situazione vantaggiosa per tutti: gli investitori guadagnano ricompense, mentre i trader possono fare trading senza dover trovare un altro pari con cui negoziare.

Uno dei più famosi vampire attack è stato quello messo in atto da SushiSwap: in quel particolare momento storico, sono stati semplicemente in grado di offrire uno dei migliori tassi di interesse e allettanti ricompense in token. Ciò ha significato che molte persone hanno ritirato la loro liquidità da Uniswap (che in quel momento era il maggior player del settore) e l’hanno investita in Sushiswap.

Il Vampire Attack di SushiSwap nei confronti di Uniswap
Il Vampire Attack di SushiSwap nei confronti di Uniswap

Il Vampire Attack di SushiSwap

Un vampire attack tenta di ottenere 3 cose da un altro protocollo popolare: liquidità e utenti (nonché la somma dei due, ovvero volume).

SushiSwap ha semplicemente offerto grandi quantità del suo token nativo (SUSHI) come ricompensa ai fornitori di liquidità. All’inizio anche l’APR era molto allettante, essendo attorno al 1.000%. A poche ore dal lancio, SushiSwap ha ottenuto oltre 150 milioni di valore in token investiti in liquidità sulla loro piattaforma.

SushiSwap ha continuato ad attrarre interesse (e nuovi investitori), ed è stato quindi listato anche su Binance: il prezzo del token è volato a 15 dollari e il TVL ha superato 1 miliardo di dollari dopo un paio di giorni.

In poco tempo ha prosciugato gran parte della liquidità del suo diretto concorrente, Uniswap.

Il misterioso Chef Nomi

SushiSwap è stato creato da una persona anonima, che si è soprannominata Chef Nomi.

Potresti chiederti “perché dovrei spendere così tanto tempo e denaro per creare un protocollo per i trader, se non ottengo nulla in cambio?” In effetti hai ragione, perché Chef Nomi è anonimo e non è diventato famoso… ma il protocollo di SushiSwap aveva un dev fund in cui veniva allocato il 10% di tutti i token SUSHI distribuiti, e Chef Nomi poteva accedervi.

In questo modo ha accumulato una quantità molto grande di token, che avrebbe dovuto essere utilizzata per sviluppare ulteriormente il protocollo. Ma un bel giorno Chef Nomi ha preso 14 milioni di dollari in token SUSHI… e li ha convertiti in Ethereum. A quel punto, a molti è sembrato un rug pull.

E in effetti ne aveva tutte le caratteristiche: piattaforma creata da uno sviluppatore anonimo che la pompa con APR stellari, protocollo scritto per riservarsi il 10% dei token e quando la cifra arriva a 14 milioni, fuga col malloppo. E infatti, quando la cosa divenne pubblica, il prezzo del token SUSHI crollò del 73%.

Il lieto fine

Ma nonostante tutto il protocollo funzionava ancora, le persone potevano ancora scambiare token, anche se ormai la fiducia nei confronti della piattaforma era ai minimi storici.

Ed ecco il colpo di scena: Sam Bankman-Fried, CEO di FTX, si accorda con Chef Nomi e rileva SushiSwap, rimettendolo nei binari. E, ancora più incredibile, Chef Nomi restituisce i 14 milioni versandoli in un fondo per lo sviluppo della piattaforma!

Pro e contro di un Vampire Attack

Ora potresti pensare che la strategia messa in atto da SushiSwap sia qualcosa di brutto.

In realtà, la concorrenza migliora la competizione fra piattaforme e crea opportunità migliori per gli investitori.

Il lato pericoloso è che dietro ad un vampire attack potrebbe esserci un rug pull, o comunque una piattaforma con tassi di interesse incredibili che però durano pochissimo, o che offrono ricompense in token improbabili con valore sul mercato vicino allo zero.

Stai sempre molto attento perché non è tutto oro quello che luccica.